Fioravante Mazzon, conosciuto da tutti come Dante, è un pittore che nasce a Monastier di Treviso nel 1946. Lavora in Italia ed in Arabia Saudita come artigiano del ferro.
Nel 1986 un incidente sul lavoro gli impedirà di continuare la sua attività. Primi saggi di pittura. Nel 1987, in oratorio a Monastier, espone alcuni quadri.
Frequenta nel 1989 a Spresiano un “corso di figura” sotto la guida di Sergio Favatto e nel 1992 un “corso di pastelli” per imparare le tecniche del mestiere.
Nel frattempo torna al lavoro come assistente tecnico negli istituti con indirizzo meccanico, senza lasciare la pittura.
Partecipa a numerose ex tempore in Veneto e viene più volte segnalato dalle giurie. Vince il Secondo premio a Monfumo e negli anni '90 espone in varie collettive ed a Treviso al chiostro di S. Francesco.
Realizza poi negli anni a seguire alcune mostre personali di cui le più significative vengono realizzate nelle cittadine di Monastier di Treviso, Meolo, Roncade, Noventa di Pieve e Silea.
Le nature morte ripropongono accostamenti di cose, oggetti visti più volti in grandi pittori (pere, melograni, fiori, vasi, etc.). I melograni che gli sono tanto cari non li ha copiati da Velasquez né da Morandi le bottiglie. Gli scrigni ed i vasi non sono di Antonio Pereda perchè le atmosfere sono altre, sempre diverse, personali e spesso piacevoli.
Le case ed i paesaggi, quelli del suo paese dove si incontra quotidianamente con l'Abbazia Benedettina, storia e fede insieme; case, più lontano, fino ai caraibi come la casa di Diego Colombo figlio del più noto Cristoforo Colombo.
I ritratti, sia religiosi che di persone comuni, sorprendono per l'esecuzione che mostra l'essenza interiore del soggetto o dei soggetti.
I suoi quadri sono presenti nella case dei Veneti, in Italia ed in vari paesi del mondo come: Francia, Svizzera, Argentina, Repubblica Dominicana, Australia, etc.
Nelle sue opere utilizza varie tecniche come tempere, olii, acquerelli, pastelli e cerca di misurare sempre i colori ed i toni per trasmettere la storia vissuta, affetto per il passato e per le proprie radici.